giovedì 14 febbraio 2013

Sigaretta nemica delle donne

Soprattutto in gravidanza, il fumo è davvero pericoloso. Meglio mettercela tutta e sfruttare la maternità per perdere il vizio, magari del tutto.


Il fumo è un grande nemico delle donne. Non solo per i danni polmonari e vascolari e per la correlazione ad alcuni tipi di tumore, ma anche per le insidie alla bellezza: il fumo espone la pelle ad invecchiare precocemente, a sviluppare prima le macchie senili e a riempirsi di rughe.

Se però tutte queste considerazioni non hanno ancora convinto la madre sarà forse il bimbo a permettere questo salto di qualità nella vita. La nicotina infatti passa il filtro placentare e arriva al feto. La placenta invecchia precocemente e diventa un cattivo filtro di ossigeno per il bimbo, perde vascolarizzazione, rimpicciolisce.

La placenta è il grande polmone fetale, attraverso questo organo la madre passa al piccolo nutrimento e ossigeno, fino alla nascita, momento in cui il bimbo impara a respirare e a nutrirsi da sé. Fumare significa ridurre gli scambi materno-fetali e invalidare la crescita dei bimbi. I rischi maggiori sono tre:

1) Il neonato può nascere gravemente sottopeso ed essere trattenuto presso l’ospedale, nel reparto di neonatologia, sotto osservazione medica. Questa ospedalizzazione rischia di compromettere anche l’allattamento che necessita di un continuo stimolo di suzione per avviarsi nelle giuste quantità.
2) Il neonato rischia di nascere prematuro, ossia prima della data prevista per il parto. Il corpo intelligente infatti capisce che la placenta invecchia precocemente e sente in questa forma di senescenza precoce un’insidia per la crescita fetale.
3) I bimbi nati in famiglie di fumatori hanno un rischio maggiore di morte in culla. Questo è importante perché responsabilizza tutta la famiglia e anche gli amici che vengono in visita a casa. Dove c’è un neonato è vietatissimo fumare, le conseguenze possono essere davvero drammatiche.

Queste gravissime complicanze sono davvero troppo importanti per essere ignorate: meglio una buona responsabilizzazione e tanta forza di volontà. Il piccolo dentro la pancia ne sarà molto grato!


Dottoressa Stefania Piloni
Medico omeopata esperto in medicina naturale
Direttore sanitario LifeGate Medicina Olistica
http://www.lifegate.it/it/home/index.html

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