La Prostata è una
piccola ghiandola situata sotto la vescica maschile composta per il 70% da
tessuto ghiandolare e dal 30% da tessuto fibromuscolare. Questa ghiandola è collegata
con la vescica, il retto e l’uretra.
La Prostata ha il
compito di produrre liquido seminale che, unito agli spermatozoi, di
produzione testicolare, forma il liquido spermatico in toto. Ci sono delle
influenze endocrine (ormonali) per questi organi che sono rappresentate dagli
ormoni androgeni (testosterone), dagli estrogeni e dal progesterone. Una parte
del testosterone, raggiunta la Prostata, è convertito in DHT. Un’altra piccola
parte è convertita in estradiolo.
E’ ormai noto come lo squilibrio di DHT e l’estradiolo
favoriscano l’ingrossamento della Prostata o la sua possibile degenerazione
tumorale.
Le patologie più
frequenti legate alle Prostata
Nel mondo moderno
le affezioni prostatiche rappresentano una parte sempre più importante dell’universo
patologico maschile.
Queste si diffondono soprattutto nella fascia di età che va dai 50 anni in su ed è frequentissimo
trovare, man mano che si avanza negli anni, una serie di disturbi che
riconducono alla prostata e/o alle vie urinarie strettamente correlate.
Le patologie più frequenti collegate alla Prostata sono
essenzialmente tre:
- L’ipertrofia (ingrossamento) prostatica benigna è data dalla crescita abnorme della Prostata, presumibilmente in rapporto a fattori ormonali soprattutto legati al DHT e può provocare disturbi legati sia all’ostruzione e alla difficoltà urinaria, sia all’irritazione delle vie urinarie con bruciore e minzione frequente.
- Le prostatiti sono processi
infiammatori e possono essere sia acute che croniche. Generalmente le più
dannose sono le seconde e portano il soggetto a una serie di disturbi legati sia alla sfera
urologica che a quella sessuale.
Raramente le prostatiti riconoscono una causa batterica (solo il 5% dei casi), ma, nonostante ciò, vengono sempre trattate con gli antibiotici che, spesso, anziché curare porterebbero a un aggravamento dello squilibrio esistente.
- Il cancro prostatico presenta un’incidenza che varia a seconda della razza e della zona geografica: i più colpiti sono gli americani neri (di origine africana) e i meno colpiti sono gli asiatici. I sintomi sono sovrapponibili alle precedenti patologie. La diagnosi è legata spesso alla palpazione diretta della Prostata, all’ecografia con sonda trans-rettale ed, eventualmente, a una biopsia mirata dell’organo.
Dubbi su PSA e
esame annuale
L’esame più ricorrente per verificare la funzionalità della
prostata è l’esame del PSA (antigene prostatico specifico). Livelli di PSA
sotto 4 ng/mL (nanogrammi per millilitro) sono generalmente considerati
normali. Nuovi dati, però, confermano che la
maggioranza degli uomini non ha bisogno di eseguire ogni anno gli esami della
prostata. La grande maggioranza di tumori sono a crescita lenta e
difficilmente mortali. Anzi, i ricercatori hanno trovato un 12% in più di casi di tumore tra gli uomini che si sottopongono
annualmente agli esami rispetto a quanti hanno effettuato l’esame solo
quando c’erano ulteriori sintomi. Ma la mortalità non cambia significativamente
tra un gruppo e l’altro.
Che cosa ci vuole comunicare
realmente una Prostata sofferente?
La Prostata secerne un liquido che conferisce il colore e
l’odore allo sperma. Nel simbolismo degli organi i problemi della Prostata
stanno all’uomo come i problemi della menopausa stanno alla donna.
Il calo della potenza sessuale che accompagna i disturbi
della Prostata, simbolicamente
rappresenta la perdita di potenza e incisività verso ciò che si svolge nella
vita: nel lavoro, nella famiglia e nella società.
Fonti:
- “Vivi Consapevole”, N. 28. Gennaio/Marzo 2012
- “Medicina Naturale”, Aprile 2012
- “Diagnosi&Terapia”, Marzo 2012
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