giovedì 21 luglio 2011

Vincere un bambino alla lotteria? Ora è possibile...

In Inghilterra, negli ultimi tempi, sta prendendo piede una singolare trovata per chi desidera avere un bambino… si tratta di una lotteria!
Il fatto sta lasciando perplessi un po’ tutti da quando è circolata la notizia. Alle lotterie, si sa, ci si trova qualsiasi cosa, ma mettere in palio un trattamento di fecondazione assistita in una delle più specializzate cliniche inglesi per riuscire ad avere un figlio fa di sicuro un po’ effetto. E sta per iniziare: partirà il 30 Luglio.

E’ stata un’associazione di beneficenza, la “To Hatch”, nata per aiutare le coppie con problemi di fertilità, a lanciare l’idea della lotteria. E il gioco, chiamato “IVF Lottery”, funziona grossomodo così: comprando il biglietto al costo di 20 sterline (disponibile sia online sia nelle edicole) si parteciperà ad un’estrazione che per il momento è mensile; il jackpot è costituito da un pacchetto che comprende il trattamento per la fertilità in una delle migliori cliniche specializzate, il soggiorno in un lussuoso albergo e un autista a disposizione. Tutto questo per il valore di ben 25.000 sterline.

E qualora le cure non dovessero bastare, ci sono diverse alternative di riserva per i vincitori del premio, come la chirurgia riproduttiva o l’impiego di donatori o ancora il ricorso ad una mamma in affitto. E, naturalmente, anche di questa sorta di piano B se ne occupa l’associazione, finanziando tutto quanto serva a “regalare” l’agognata cicogna ai vincitori della lotteria. Fra l’altro, possono giocare tutti: coppie, single, gay, anziani, il gioco è aperto a qualsiasi persona desideri un bambino o voglia regalare il trattamento a qualcuno con problemi di fertilità.

E la To Hatch ha avuto l’autorizzazione per l’originale lotteria direttamente dall’autorità inglese in materia di giochi d’azzardo, la Gambling Commission. Ma il dibattito è ancora aperto: da una parte chi pensa che sia un modo come un altro di aiutare gli aspiranti genitori che non hanno la disponibilità economica di avvalersi delle cure necessarie, dall’altra chi ritiene che affidarsi ad un concorso a premi per diventare genitori non sia eticamente ammissibile.

E voi cosa ne pensate?

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