venerdì 5 novembre 2010

Cellule di feti abortiti nei vaccini: aumentano i casi di autismo

Continua l'aumento dei casi di autismo e simili disordini nei bambini. Si sospettano come principali cause gli additivi tossici presenti nei vaccini. Principalmente il mercurio (tiomersal) usato come conservante, i sali di alluminio e altri 'coadiuvanti', cioè sostanze aggiunte per stimolare la produzione di anticorpi, ma finora nessuno è stato in grado di provare un nesso causale tra questi ingredienti tossici e l'aumento delle malattie del sistema nervoso avvenuto negli ultimi decenni. 

Da circa un anno a questa parte, qualcosa sta cambiando. Nel luglio 2009 la D.ssa Theresa Deisher, fondatrice e presidente del Sound Choice Pharmaceutical Institute, annunciò di aver forse trovato la chiave per svelare il mistero: feti umani abortiti usati nella produzione dei vaccini

Nel 1979, la produzione del vaccino trivalente morbillo, parotite, rosolia (MPR), passò dall'uso di cellule animali, all'uso di cellule provenienti da feti umani abortiti. In seguito, negli anni '80, si è verificato un vertiginoso aumento dei casi di autismo, prima negli Stati Uniti e dopo in Inghilterra e nel resto del mondo. 

Un nuovo studio presentato nel maggio 2010 al Meeting Internazionale per la ricerca sull'autismo, documenta la connessione. "La correlazione temporale tra l'introduzione nei vaccini di DNA provenienti da feti abortiti e gli aumenti di autismo è evidente. Le statistiche mostrano questa correlazione nel corso di decine di anni e in diversi continenti. La correlazione temporale è più significativa di quella del mercurio", dice la D.ssa Deisher, aggiungendo che il mercurio non mostra questa correlazione temporale con i recenti forti aumenti di casi di autismo. 

L'uso di cellule provenienti dai feti implica la presenza residuale di DNA umano nei vaccini. I frammenti residuali di DNA umano possono migrare fino al cervello dove, con un processo chiamato ricombinazione omologa, si uniscono al materiale genetico del bambino vaccinato. Il sistema immunitario del bambino riconosce il DNA estraneo proveniente dai vaccini. Data però la stretta somiglianza di questo DNA a quello proprio, il sistema può cominciare ad attaccare le cellule del proprio corpo - innescando una malattia autoimmune.

La pericolosità dei frammenti di DNA umano è dovuta al fatto che la probabilità di ricombinazione di questi frammenti con il materiale genetico di chi è stato vaccinato è di un miliardo di volte più alta di quella che sarebbe con l'uso di cellule animali. Inoltre, parecchi dei siti preferenziali di ricombinazione sarebbero nei cromosomi X, in siti associati all'autismo.

Dati questi pericoli, l'unico ragionevole modo di procedere è l'immediata sospensione dell'uso di cellule umane nella preparazione dei vaccini, così come una generale rivalutazione scientifica della pratica vaccinale. 

Fino ad oggi, mancano studi sull'efficacia e l'innocuità dei vaccini a lungo termine. Perciò è urgente che si inizino studi clinici sugli effetti a lungo termine delle vaccinazioni, comparando popolazioni vaccinate con quelle non vaccinate. 

Lo studio: Computetionale Detection of Homologous Recombination Hotspots in X-Chromosome Autism Associated Genes: http://tinyurl.com/insar-study

Articoli:   
- Is Aborted Fetal DNA in Vaccines Linked to Autism? http://tinyurl.com/dna-autism
- Study: Rise in Autism in introduction of Aborted Fetal DNA in Vaccines Correlate  http://tinyurl.com/dna-autism

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